Bokehworks

Cosa c’è di più aleatorio del fotografare i fuochi artificiali?

Fotografare i fuochi artificiali giocando su di essi con lo sfocato (Bokeh, in gergo fotografico), tecnica che ho sperimentato per la prima volta lo scorso San Lorenzo per la Festa Patronale di Cogoleto (GE).

Fuochi artificiali con effetto bokeh

Fuochi artificiali con effetto bokeh

La tecnica

Per i più curiosi la tecnica parte da quella classica per fotografare i fuochi artificiali e descritta ampiamente in parecchi siti, tutorial e manuali di fotografia: macchina rigorosamente su un solido treppiede, obiettivo in fuoco manuale con fuoco all’infinito, impostazioni della macchina su ISO 100, diaframma f/8, tempi dai 4 agli 8 secondi, scatto remoto obbligatorio… e tanta fortuna, perchè l’effetto che si otterrà lo si vedrà solo nella foto finale e varia da situazione a situazione.

A partire da quanto sopra per ottenere l’effetto bokeh si farà partire l’esposizione quando l’immagine è completamente sfocata, con l’obiettivo regolato sulla sua posizione di messa a fuoco più ravvicinata, e durante lo scatto si agirà sulla ghiera di messa a fuoco dell’obiettivo per portarla sul fuoco all’infinito.

Così facendo l’inizio dei fuochi apparirà sfocato e la fine perfettamente a fuoco, ma variando la velocità di movimento della ghiera di messa a fuoco si potrà cambiare anche l’effetto ottenuto, così come si potranno cercare effetti particolari fotografando gruppi di fuochi artificiali o invertendo la direzione di movimento della ghera di messa a fuoco, oppure impiegando un leggero filtro ND per poter utilizzare diaframmi più aperti.

Il tutto naturalmente al buio, inteso sia come luce ambiente sia per il fatto che non si potrà affatto avere alcun riscontro della correttezza dell’operazione sino a foto avvenuta.

In questo campo ci sono ancora meno regole che nella fotografia ai fuochi artificiali, l’importante è sperimentare 🙂

Solo una piccola nota valida come punto di partenza: occorre naturalmente un obiettivo con ghera di messa a fuoco manovrabile manualmente e questo esclude molte compatte, ma non solo visto che -almeno sino a che non ci si prende la mano- sarebbe consigliabile impiegare un obiettivo che abbia un limite fisico ai movimenti della ghiera di messa fuoco ad entrambe le estremità della scala della stessa (di solito questo coincide con gli obiettivi dotati di scala delle distanze di messa a fuoco sul barilotto).

La cosa purtroppo ad alcune ottiche recenti manca, come per esempio manca al mio “tuttofare da viaggio” 18-135 nel quale la ghiera di messa a fuoco gira liberamente senza limiti e che pertanto in questi casi resta a casa.

I risultati

Ecco alcune delle foto da me realizzate, tutte con un 55-300mm:

Fuochi artificiali con effetto bokeh

Fuochi artificiali con effetto bokeh

Fuochi artificiali con effetto bokeh

Fuochi artificiali con effetto bokeh

Fuochi artificiali con effetto bokeh

Fuochi artificiali con effetto bokeh

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